ROMA - Licio Gelli non è il solo: insieme a lui, per l'omicidio di Roberto Calvi, sono indagati due italiani ed uno svizzero che si occupararono dell'ultimo soggiorno a Londra del presidente del Banco Ambrosiano.
Nuovi indagati. Per la morte del banchiere milanese trovato impiccato sotto il ponte dei Frati Neri il 18 giugno del 1982, la Procura di Roma ha iscritto sul registro degli indagati, insieme all'ex venerabile della Loggia P2, anche Giuseppe Bellinghieri, bizzarro trafficante messinese che amava spostarsi su una Rolls Royce color oro e coltivava un ricco conto corrente presso una banca della City; Paolo Pellegrini, suo amico e conoscente del faccendiere Flavio Carbone, già inquisito per la morte del banchiere; e Albert Kunz, svizzero, l'uomo che si preoccupò dell'ultimo trasferimento aereo dalla Svizzera in Inghilterra di Roberto Calvi.
Le ragioni dell'omicidio. Secondo l'accusa, Calvi fu ucciso per due ragioni: perché si sarebbe impadronito di ingenti somme di denaro che la mafia e la camorra gli aveva affidato per essere "ripulite"; e per impedirgli di ricattare i referenti politici della Massoneria, della Loggia P2 di Licio Gelli e dello Ior, la banca Vaticana, con i quali aveva gestito azzardati investimenti.
Gli altri quattro imputati. I nuovi indagati vanno ad aggiungersi agli altri quattro nomi già al centro degli accertamenti bis della procura di Roma: Licio Gelli, sospettato di essere il mandante dell'omicidio; il boss mafioso Pippo Calò; il braccio destro di Gelli, Flavio Carboni; la sua amica Manuela Kleinzig e l'imprenditore Ernesto Diotallevi. Chiesto il rinvio a giudizio anche di Silvano Vittor, l'ex contrabbandiere che accompagnò Calvi nel suo soggiorno a Londra, chiamato davanti al giudice per le indagini preliminari il 28 settembre prossimo.
L'interrogatorio di Gelli. Due settimane fa, Licio Gelli è stato sentito dai magistrati romani. Michele Gentiloni, legale di fiducia del "venerabile", ha ammesso l'audizione davanti ai giudici, ma ha respinto l'accusa di avere a che fare con la morte di Calvi. "Gelli ed io - ha dichiarato il legale - siamo sbalorditi per la pubblicazione della notizia dell'interrogatorio quando neppure la difesa è in possesso della copia del verbale. Escludo, comunque - ha concluso il legale di Gelli - che il mio assistito abbia detto che i mandanti dell'omicidio vadano ricercati in Polonia".
Riaperta l'inchiesta su Vaccari. L'iscrizione dei nuovi nomi nell'albo degli indagati giunge insieme alla notizia della riapertura dell'inchiesta sulla tragica scomparsa di Sergio Vaccari, l'antiquario romano residente a Londra, ucciso alcune settimane dopo la morte di Calvi. Vaccari sedeva accanto al banchiere dell'Ambrosiano all'ultima cena a Londra insieme a Flavio Carboni. Il 16 settembre 1982, tre mesi dopo il ritrovamento del cadavere del banchiere dell'Ambrosiano, Sergio Vaccari fu trovato nella sua casa accoltellato. Quella morte non fu mai spiegata: la Procura di Roma ha riaperto l'inchiesta per scoprire mandanti ed esecutori di quell'assassinio eccellente.
Esautorato l'ispettore di polizia. Infine l'ispettore della Polizia inglese Trevor Smith che riuscì a strappare il velo del silenzio sul caso Calvi prepitosamente archiviato come un semplice caso di suicidio, è stato trasferito in un ufficio amministrativo. L'investigatore che in un anno aveva trovato indizi e testimoni che in ventitré anni di indagini non erano stati mai individuati, è stato costretto a passare il testimone. Niente più indagini sul caso Calvi: il fascicolo è passato ad un collega. (19 luglio 2005)
RIFLETTIAMO:
ANCHE QUI LA MAFIA CI HA MESSO LE MANI E SI FA DI TUTTO PUR DI NON FAR VENIRE FUORI LA VERITA'......E COSI'SI CAMBIANO ANCHE GLI ISPETTORI DI POLIZIA, COME SI SONO CAMBIATE IN PASSATO LE SEDI DEI PROCESSI, COME SONO SPARITE PERIZIE E PROVE CHE POTEVANO INCRIMINARE GLI UOMINI DELLA PIOVRA.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento